Riflessioni di una serata autunnale


Giornata intensa, passata a Milano. Stanchezza, ma anche felicità (quando si è fatto il proprio dovere).

Ritorno in treno, varie stazioni si succedono. Tocca a Parma: quanti ricordi, quante giornate passate lì, quante amicizie mi legano a questa città.

Non posso rimanere impassibile, la mente corre ai 3 anni stupendi vissuti tra Università, sport e lavoro. Caspita, come corre il tempo. Non te ne accorgi mentre sta passando, ma solo quando ti fermi un attimo e rifletti. 🙂

I ricordi sono di quelli che non passano mai, probabilmente perché è stata una tappa importante, vissuta al meglio. E soprattutto perché ci sono state le giuste persone ad accompagnarmi nel viaggio.

Arrivo a Reggio Emilia, prendo la macchina e mi fermo ad un McDonald’s. Da solo. In mezzo a famiglie, ragazzi, fidanzati. Anche qui, mi fermo a riflettere, faccio scorrere il tempo cercando di capire cosa mi sta succedendo, come sto cambiando. E cosa sto diventando.

Non so se riuscite a capirmi, ma provateci. Guardatevi attorno, in un luogo qualsiasi. E pensate a voi, al vostro lavoro, ai vostri amici, alla vostra ragazza. Non notate che vorreste avere vicino la persona a voi più cara? Quella che vi manca di più? A me è successo proprio questo. Sono belle sensazioni, conferme che ti arrivando dal cuore. 🙂

Ed il vostro lavoro? Anche lì, pensandoci, vi verrà in mente qualcosa. State seguendo la vostra strada? Avete bisogno di nuovi stimoli? Siete soddisfatti? Riflettete, magari non state ascoltando la vostra voce interiore che vi sta spingendo al cambiamento. Sì, ci sono rischi. Ma volete mettere giocare in prima persona o aspettare le mosse degli altri? Non c’è paragone.

Tornando al Mc, si è seduto qui vicino a me un gruppo di ragazzi. Beata gioventù… Non sanno cosa li aspetterà, sono senza pensieri. Un po’ li invidio, ma vorrei (perché nessuno lo ha fatto con me) farli riflettere, prepararli a fargli fare la scelta giusta per il loro futuro (che sia scuola, lavoro, cultura). Ma mi prenderebbero per pazzo. Li guardo e rido. Li lascio sorridere con la mente sgombra da problemi e torno a me.

Sto per uscire, si torna ad Albinea. C’è un residence che mi aspetta, stasera senza il “compagno di avventure”, Pasquale.

Domani sarò a Parma. Ci sono persone da rivedere, ricordi da condividere e una città da riscoprire.

Notte a tutti,

Simone

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